mercoledì 29 giugno 2011

Ricetta di una Barchetta



Questa storia è una di quelle magiche davvero…quelle che ti fanno aspettare un anno intero per le due notti,quella appena trascorsa e questa che verrà. Sarà una magica occasione per star insieme e costruire un ricordo unico nel suo genere.
 Non serve molto per rendere possibile questa magia…solo un  uovo,una bottiglia e un po’ di rugiada….la mamma di S.Pietro farà tutto il resto. ..




La Storia della Barchetta di San Pietro


La mamma di San Pietro a causa di certi peccati finì all’inferno. Tutti allora deridevano il santo perché, pur avendo le chiavi del paradiso, non aveva salvato l’anima della madre. San Pietro, mortificato, presentò il suo caso al Signore che gli permise di far uscire la povera donna dalle pene dell’inferno. Quando però arrivarono schiere di angeli e arcangeli per tirarla fuori, tutti i condannati che erano all’inferno con lei si attaccarono ai suoi vestiti per poter andare insieme in paradiso. Ma la vecchia madre si strappava di dosso anche i vestiti perché voleva solamente per sé la gloria del cielo. Vista questa assenza d’amore per gli altri, San Pietro si rassegnò a lasciarla dov’era.

 Tutti i temporali vicini alla festa di san Pietro (29 giugno) sono provocati dalle anime dei dannati che ricadendo nell’inferno mandano sulla terra lampi di fuoco e tuoni spaventosi. E i nuvoloni più scuri altro non sono che i vestiti della vecchia egoista



Come si fa:

-          Prendere un vaso di vetro trasparente e riempirlo di acqua fino a metà
-          Adagiare il vaso sull’erba in giardino o nell’orto (se non ci sono va bene una terrazza purchè non sia coperta (è la rugiada che farà la magia)
-          Versare nel vaso un albume d’uovo che sia il più possibile ‘intero’ e puro dal tuorlo.

Tutto qui…..il mattino dopo la rugiada avrà sicuramente innalzato vele e galeone.

Come si fa:

-          Prendere un vaso di vetro trasparente e riempirlo di acqua fino a metà
-          Adagiare il vaso sull’erba in giardino o nell’orto (se non ci sono va bene una terrazza purchè non sia coperta (è la rugiada che farà la magia)
-          Versare nel vaso un albume d’uovo che sia il più possibile ‘intero’ e puro dal tuorlo.

Tutto qui…..il mattino dopo la rugiada avrà sicuramente innalzato vele e galeone.


Come si fa:

-          Prendere un vaso di vetro trasparente e riempirlo di acqua fino a metà
-          Adagiare il vaso sull’erba in giardino o nell’orto (se non ci sono va bene una terrazza purchè non sia coperta (è la rugiada che farà la magia)
-          Versare nel vaso un albume d’uovo che sia il più possibile ‘intero’ e puro dal tuorlo.

Tutto qui…..il mattino dopo la rugiada avrà sicuramente innalzato vele e galeone.

LA MAGIA DURA PER TRE NOTTI ...quindi per chi vuole questa notte c'è la seconda possibilità. Buona barchetta a tutti.

LA RICETTA

Visti i temporali di questi giorni ho pensato che ci servisse una vera barchetta ….dopotutto è l’omaggio a S.Pietro il vero traghettatore.
L’orto in questi giorni seppur provato dagli acquazzoni ci ha lasciato cogliere le prime patate. Con l’aggiunta di un piccolo petto di pollo lessato e  qualche cucchiaiata di grana sorprenderà il piccolo pur rimanendo un piatto ben equilibrato anche per mamma e papà.





Cosa serve:

-          Patate novelle
-          1 petto di pollo
-          Grana grattugiato
-          Qualche pomodorino
-          Qualche cucchiaio di olio Evo
-          Stuzzicadenti o cannuccia colorata

Come si fa:

Cuocere a vapore il pollo e le patate novelle con la BUCCIA.  Quando le patate saranno cotte e tiepide, tagliarle a metà .Con  un cucchiaino scavarle e riporre il contenuto in una ciotola per poi aggiungervi il pollo  sminuzzato . Amalgamare il tutto con qualche cucchiaio di olio e il grana fino a raggiungere una bella consistenza soda. Riempire le barchette di patate (la buccia serve appunto perché non si sfaldino in questa fase) e metterle a gratinare in forno caldo per 5 min (oppurein microonde in modalità combinato+grill 2 min).
Comporre la barchetta infilzando mezzo pomodorino sullo stuzzicadenti o su una cannuccia colorata se il bimbo è troppo piccolo.








-  tratto da  "Favoleggiando" di Carla Boroni.


...ed ecco la nostra Barchetta!
beh naturalmente bisogna osservarla bene con gli occhi della fantasia...


4 commenti:

  1. O chiesto alle mie vicine di casa se sapevano qualcosa in riferimento a questa usanza, mi hanno sputo solo dire che San Pierto era un pescatore e per questo esce la nave. SUggestiva la storia che ci hai raccontato. Grazie per avermela suggerita, ma ne sarei sicuramente dimenticata!... Hai visto le mie barchette??:-))

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  2. Bella la barchetta...io parto proprio oggi per il mare che combinazione ;-)

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  3. Bravissima Donatella! Ecco una ricetta perfetta per i picnic di fine scuola con la classe! E stasera leggerò la storia alla mia piccola cuochetta!

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  4. L’idea di far qualcosa che asomigliasse ad una barchetta mi pareva simpatica e originale per il mio Tato. Sul subito,vista quella nell’acqua ,ha esordito col dire –‘’ Mamma, Piratiiiiii ‘’ e cosi’ entusiasta ho raccontato questa storia …Ecco è trascorso un po’ di tempo e l’altro giorno,alla vista di una patata lessata ,è corso verso la dispensa e armato di una cannuccia l’ha infilzata nella patata mettendosi poi a raccontar-borbottando un lungo monologo. Ci ho messo un po’ er capire che si stava raccontando una storia di pirati e così con una foglia di basilico messa sulla cannuccia ho terminato l’opera…era la Sua barchetta. …altra sensazione ‘’strana’’.

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